Fondata dalla contessa Matilde tra 1076 e 1092, con costruzione del monastero in un periodo di poco successivo, aveva ricevuto dotazioni terriere dalla contessa e i suoi eremiti erano in numero tale da costituire una comunità religiosa prospera e autorevole. Rapidamente il monastero di Marola si consolidò acquisendo altre proprietà fondiarie su un’area assai estesa, anche al di fuori della montagna. La struttura muraria della chiesa fu soggetta nei secoli a radicali ristrutturazioni che ne mutarono completamente l’aspetto originario. Nel 1754 l’ennesima ristrutturazione aveva ridotto la chiesa a una sola navata a croce latina. Solo nel 1955 venne avviato un processo di restauro e ricostruzione che ha ripristinato il complesso nella sua struttura primitiva. L’Abbazia mostra una facciata a capanna con un portale a tutto sesto, strombato, caratterizzato da esili semicolonne sormontate da capitelli fogliati in arenaria valestrina. L’edificio sacro è orientato liturgicamente. Il “palazzo” è arricchito da due chiostri interni mentre, all’esterno, a est, restano i torrioni circolari. Nel palazzo adiacente, sede del seminario, si notano ampie tracce dell’antica costruzione che fu proprietà nel tempo dei Fontanelli, degli Amorotti e dei Sabbatini.
In the other building, home of the Seminary, it is possible to notice some conspicuous signs of the more ancient previous structure that used to be property of some important families in the history of this area, Fontanelli, Amorotti and Sabbatini.