Escursioni

Il territorio carpinetano è attraversato da innumerevoli sentieri, alcuni conosciuti ed importanti, altri meno noti, ma di altrettanto valore ambientale.
Primo fra tutti, e profondamente legato al territorio, il Sentiero “Matilde”, che da Canossa conduce a San Pellegrino in Alpe, attraversando per un tratto molto interessante e carico si riferimenti storico-culturali, oltre che naturalistici, il comune di Carpineti.
Qui il sentiero tocca tappe quali la meravigliosa Chiesa di San Donnino, le tre case a torre cinque-secentesche di Riana, il complesso appenninico di Regigno (comprendente un palazzo signorile, un oratorio e fabbricati rustici disposti a corte), il Castello delle Carpinete.
Più breve come tracciato, ma egualmente suggestivo, il Sentiero “Dorato” (tratto del Sentiero Spallanzani), che dalla Pieve di San Vitale, seguendo il crinale carpinetano, passa dal Castello di Carpineti e giunge al Monte Fosola; è  un sentiero che tocca i monumenti storici più importanti di Carpineti e, offrendo una panoramica dall’effetto affascinante, propone al camminatore un orizzonte di montagne e di paesi davvero straordinario.
Per chi al tracciato in linea retta preferisce invece un circuito con ritorno, ideale è l’Anello del Monte Valestra, un percorso con varianti meno conosciuto ma di grande valenza, basti pensare che sul percorso si trovano la prime grotte censite dalla Provincia, oggetto di studi da parte di speleologi provenienti da ogni parte della Regione. Il percorso, idoneo anche a camminatori non esperti e a famiglie, raggiunge l’oratorio di San Michele, meta di pellegrinaggi e che ha visto alcuni appassionati storici valorizzarne il pregio con bacheche che ne illustrano la storia.
Interessante anche il Sentiero di Mandra, itinerario che collega i due versanti del Tresinaro raggiungendo alcuni capisaldi dell’insediamento storico medievale: dal Castello delle Carpinete, all’isolata chiesa di Pianzano, alla suggestiva chiesetta di Mandra, sorta dall’antico castello medievale, al borgo fortificato di Croveglia ed infine alle dimore signorili di Valcava e di Monchio Ferrara, erette in secoli successivi, in luoghi più aperti e privi di difese naturali, segno dei tempi cambiati. Oltre che all’interesse storico-culturale, ampi tratti tra Mandra e Valcava rivestono importanza naturalistica per gli affioramenti rocciosi ed i boschi di Pino Silvestre, relitti di lontane epoche glaciali.
Questo importante patrimonio di sentieri oggi risponde in modo adeguato alle richieste sempre più insistenti di chi cerca nelle camminate tra i boschi ed i secolari castagneti un ritorno alla natura e un equilibrio con il proprio corpo.
In un’epoca come la nostra dove la salute e la cura del corso sono di grande attualità e trovano conferma nell’alto numero di persone che si rivolgono ai centri di benessere, i sentieri diventano a Carpineti palestra naturale con un grande valore aggiunto dato dai paesaggi, dalla flora, dalla fauna, dalle emergenze storiche che si incontrano in questi silenziosi percorsi.Itinerari naturalistici che devono essere riscoperti sia da chi probabilmente non ne conosceva l’esistenza (abitanti di Carpineti) che dal turista anche di giornata che cerca con la famiglia di trascorrere in montagna esperienze capaci di lasciare il segno della scoperta.