Mammiferi

Fra i mammiferi sono numerose sia le specie di grandi dimensioni che quelle di taglia minore. Fra questi ultimi, i cosiddetti “micromammiferi” suscitano un particolare interesse, per la rarità di alcuni esemplari e per l’importanza ricoperta da questi nell’equilibrio dell’ecosistema montano. Fra gli insettivori è diffuso il Topo-ragno, anche se è difficile osservarlo a causa delle sue abitudini schive e notturne. La Talpa frequenta soprattutto i campi coltivati, i boschi e i terreni fertili, dove sono visibili i suoi effetti; anche il Riccio è comunissimo, simpatico animale che è frequente vedere nelle calde notti d’estate mentre si aggira lento ai margini dei sentieri e delle strade. Per quanto riguarda i roditori le specie più comuni nel Carpinetano e nelle colline circostanti sono il Ghiro, lo Scoiattolo, l’Arvicola, il Topo quercino e il Moscardino. Salendo con la taglia non si può dimenticare la Lepre, oggetto di una certa pressione venatoria oggi disciplinata, che si scorge spesso nelle radure, intenta a nutrirsi. Fra i chirotteri degni di nota è necessario citare il Pipistrello nano, inquilino delle grotte d’origine tettonica del monte Valestra, che nelle notti d’estate è riconoscibile grazie al suo volo guizzante e irregolare a bassa quota. A proposito dell’ordine dei carnivori, gli animali che costituiscono l’ultimo anello della catena alimentare, si può citare la presenza di numerose Volpi. Meno diffusa è la Martora, che può essere avvistata all’interno di folti boschi. La Faina costituiva in passato un pericolo per l’allevamento d’animali da cortile e per questo è stata cacciata dagli abitanti del luogo. Oggi essa dorme sonni più tranquilli, grazie ad efficaci campagne di sensibilizzazione, infatti, oggi il numero di esemplari residenti è in aumento. Assai comune è la Donnola, carnivoro dal tipico aspetto allungato che preda piccoli roditori ed uccellini. Il Tasso e la Puzzola costituiscono due specie in corso di rarefazione nella fascia collinare, anche se alcuni esemplari vivono sulle pendici del monte Valestra. Per quanto riguarda i grandi mammiferi gli animali selvatici che frequentano il territorio carpinetano sono prevalentemente il Cinghiale, il Daino, il Capriolo e il Muflone. Gruppi di Caprioli possono essere visti facilmente nelle prime ore del mattino lungo il fondovalle del Tresinaro e nelle radure in genere. Nel vicino parco Nazionale dell’Appennino reggiano hanno fatto nuovamente la loro comparsa da qualche anno alcuni gruppi di Lupi. Animale in passato cacciato per pregiudizio e timore, il Lupo era riparato nell’Appennino dell’Italia centrale. Grazie alle mutate condizioni venatorie e al ritorno d’idonee caratteristiche ambientali, esso sta rientrando gradualmente a fare parte della fauna autoctona.