Il castagno

Il castagno è sicuramente una delle ricchezze naturali della zona, alla sua storia si affianca strettamente quella degli abitanti che hanno vissuto a Carpineti in passato. Grazie al notevole valore alimentare del suo frutto, al prezioso miele che le api producono dai suoi fiori, al legname ottimo sia da ardere che per costruire, il castagno è da sempre considerato un bene d’inestimabile valore dagli abitanti della montagna. Diffusissimo sul territorio, il castagno è una pianta da sempre presente: ricerche paleontologiche hanno dimostrato che già dall’età del bronzo tale pianta era residente sul monte Valestra. Nel corso dei secoli però esso ha subito un’espansione voluta e promossa dall’uomo, facilitata dal clima e dal terreno locale che ben si adattano alle esigenze della pianta. Fin dall’epoca romana e a più riprese anche nel periodo medioevale, sotto i Da Canossa, è stata portata avanti un’opera di diffusione massiccia, che ne ha consentito un maggiore sfruttamento. E’ possibile affermare che molti dei boschi di Castagno presenti oggi nelle località del comune, sono eredità del faticoso lavoro dei nostri avi, che in epoche diverse hanno piantato giovani esemplari, uno per uno. Non sono peraltro lontani i giorni in cui le popolazioni locali facevano affidamento sulla castagna per alimentarsi durante l’inverno.

Fino alla prima metà del secolo scorso, quando l’allevamento di bovini e suini non era ancora sviluppato come al giorno d’oggi (e la castagna era preziosa fonte di nutrimento), la prima parte dell’autunno era scandita dai ritmi di raccolta delle castagne nei boschi, dalle operazioni di essiccatura e sbucciatura, dalla macinazione del frutto. Esiste ancora oggi una preziosa tradizione culinaria che vede la castagna utilizzata secondo gli antichi dettami della cucina tipica, in cui la farina che se ne ricava è ingrediente base per la preparazione di gustose pietanze.

I castagneti più famosi sono certamente quelli che circondano l’antica Abbazia di Marola, in cui molte piante di pregiati “marroni” offrono ogni anno la possibilità di raccogliere i loro frutti. La tradizionale Festa della Castagna che si tiene ogni anno in autunno a Marola è una bellissima occasione per gustare questo frutto secondo i vari modi che la cucina tradizionale propone, fra cui il più semplice e famoso è senza dubbio la “caldarrosta”.