San Pietro

Altitudine: 685 m. s.l.m.
Beni culturali:
  • Chiesa parrocchiale di S. Pietro (1600);
  • Mulino di Villaprara, casa-torre (1600);
  • Villaprara, abitato con case a torre e oratorio di S. Antonio ab. XVII sec.
Escursioni naturalistiche: “Sentiero Matilde”; “Sentiero Spallanzani”.
San Pietro, piccola porzione del comune che comprende l’abitato omonimo, sorge nella valle del Secchia, appena sotto il castello di Carpineti.
Seguendo l’antico “Sentiero Matilde”, che attraversa un’area naturalistica tra le più belle della media montagna reggiana, è possibile giungervi anche a piedi, seguendo dal castello il segnavia rosso-bianco-rosso. Grandi querce, castagneti secolari, piante rare e protette, che spesso nascono fra le rocce, fanno da contorno a questo suggestivo itinerario. Nell’antico borgo di S. Pietro, che offre un’ampia panoramica sulla vallata circostante, si erge su un colle la chiesa parrocchiale, già citata in un documento del 1248 e ricostruita intorno al 1680.
Nella facciata, tra il rosone circolare e il portale architravato, è ben visibile la nicchia per l’immagine del santo titolare.
All’interno dell’edificio è conservata una preziosa mensa marmorea di origini antiche.
Imboccando la vicina strada in direzione di Pontone, ci troveremo in breve al Mulino di Villaprara dove una torre del 1600, ora intonacata, caratterizza un complesso destinato in passato ad attività molitorie.
Entrando nel sottostante abitato, noteremo sulla destra un oratorio del XVII sec. dedicato a S. Antonio abate ed accanto due case a torre, di cui una soltanto leggibile nelle sue forme originarie.

La località è particolarmente affascinante dal punto di vista ambientale e naturalistico. Seguendo la strada che conduce in località Crocetta e deviando per il sentiero che porta a sinistra sul monte Fosola e a destra verso il castello, lungo il crinale segnato dal “Sentiero Spallanzani” (segnavia bianco-rosso), si potranno effettuare escursioni a piedi, a cavallo e in mountain bike con percorsi facili e molto panoramici. Tra imponenti castagni da frutto, piccoli metati e una ricca vegetazione spontanea, potremo infatti giungere in alcuni punti strategici, dai quali poter ammirare la cerchia dei monti Cimone-Cusna-Ventasso e le suggestive rocce sabbiose erose e modellate dagli agenti atmosferici.

da “Conoscere Carpineti” di Diva Valli e Stefania Beretti